Quali sono i cibi dannosi per i denti?
Molti cibi e bevande sono considerati salutari, dall’apporto di vitamina C delle arance passando per i benefici digestivi di un bicchiere d’acqua e limone al mattino, fino al famoso detto che una mela al giorno leva il medico di torno.
Tuttavia, è bene tenere in considerazione anche la salute orale, conoscere quali sono le bevande e i cibi che fanno male ai denti e quali sono le alternative per ovviare al problema.
Il limone fa male ai denti?
Con il loro sapore aspro, i limoni (o i lime) sono i frutti più acidi in natura ed è per questo che anche un semplice bicchiere di acqua e limone può danneggiare i denti.
L’alto contenuto di acido citrico fa si che il limone, rimanendo sulla superficie dei denti anche per poco tempo, corroda lo smalto, il quale diventa più sensibile e perde di luminosità. La conseguenza sarà di avere un sorriso più opaco.
Sei tra quelli che non possono proprio fare a meno dell’abitudine del bicchierone di acqua acidulata ogni mattina? Ecco alcuni consigli per limitarne il danno:
· Bere il tuo bicchiere di acqua e limone con la cannuccia, cosi da evitare il contatto diretto con lo smalto dei tuoi denti
· Evitare di lavare subito i denti, che paradossalmente non farebbe altro che peggiorare la situazione, potenziando l’effetto corrosivo dell’acido citrico
· Bere un bicchiere di sola acqua dopo aver bevuto acqua e limone, così da favorire il ripristino del ph normale della bocca
E le bibite gassate?
Si tratta di prodotti che contengono moltissimo zucchero. Una lattina di cola, ad esempio, contiene più di 35 grammi di zucchero, equivalenti a sette zollette.
I batteri responsabili della carie ne sono ghiotti, e il risultato del metabolismo di queste sostanze è la produzione di acido, che attacca e indebolisce i denti, corrodendone lo smalto.
La Coca Cola, dopo mangiato, può aiutare a
digerire, questo avviene per le sue proprietà legate alla
presenza di un eccitante come la caffeina e per le sue qualità corrosive,
contenendo acido fosforico in quantità di 325 mg/litro.
Ma è bene sapere che la Coca Cola, oltre a digerire
il cibo nello stomaco, tocca lo smalto dei denti, con la percezione immediata del
suo “lavoro di sgrassatura”.
È sufficiente passare la lingua sui denti dopo aver bevuto una bella lattina di Coca-Cola per sentire che i denti sono meno lisci, come se la saliva avesse temporaneamente cambiato proprietà.
Se questo è pericoloso per un adulto, lo è ancor di più per bambini e adolescenti: lo smalto dei loro denti infatti non è ancora sviluppato del tutto, e quindi è più suscettibile all’attacco degli acidi. Per questo nei più giovani l’incidenza di carie ed erosione dentale è così spesso più elevata rispetto agli adulti.
Questo potrebbe farci optare per la versione “light” o senza zucchero della nostra bibita preferita, supponendo che essa sia più sicura, ma ahimè non è così: queste bevande sono naturalmente acide anche in assenza di zuccheri, particolarmente con acido fosforico, citrico o tartarico producendo danni uguali rispetto alle versioni non “light”.
La prima regola per salvaguardare la salute orale dei più piccoli è consumare la minor quantità possibile di bibite gassate, prediligendo acqua o infusi adatti alla loro età per non assumere zuccheri o sostanze acide dannose per lo smalto.
C’è quindi un modo per non rinunciare alla nostra bibita preferita?
Come nel caso di acqua e limone, la strategia migliore è:
· Consumare queste bevande con moderazione, finirle in fretta e utilizzare la cannuccia, che minimizza il contatto con i denti portando il liquido verso il fondo della bocca.
· Bere molta acqua dopo aver bevuto bevande acide o zuccherate.
· Infine, mai consumare bevande gassate appena prima di andare a dormire, in quanto durante la notte si riduce la produzione di saliva e per lunghe ore non ci laviamo i denti
E noi italiani che amiamo così tanto il rito del caffè?
Tra le sostanze che rendono acido il ph del cavo orale troviamo anche il caffè, con i suoi polifenoli responsabili delle macchie che si presentano sulla superficie dei denti.
Anche qui abbiamo piccoli accorgimenti per rimediare, anche perché, da buoni italiani, nemmeno noi riusciremmo ad eliminare questo rituale:
- Limitare il consumo a due tazzine al giorno;
- No al caffè solubile;
- Bere un bicchiere d’acqua subito dopo il caffè;
- Non sorseggiarlo ma berlo in pochi sorsi;
Fortunatamente, dobbiamo ricordare che in condizioni normali, dopo il picco di acidità a ridosso dei pasti, la saliva è in grado di ripristinare il pH neutro in maniera spontanea e dopo circa quaranta minuti. Ma non deve essere il nostro unico alleato.
Il passaggio fondamentale per favorire un pH corretto della bocca è l’igiene orale. Lavarsi i denti dopo almeno 30 minuti dai pasti, senza trascurare il filo interdentale, permette infatti di rimuovere residui di cibo che potrebbero facilitare la proliferazione batterica, aiutando la saliva nella sua opera di tampone.
Infine Dulcis in fundo, quest’espressione non è utilizzata a caso, anche l’alimentazione può venirci in aiuto. Quando i nostri genitori da bambini ci dicevano di non esagerare con le caramelle… avevano ragione! Limitare il consumo di dolciumi contribuisce a farci tenere sotto controllo i batteri che potrebbero riprodursi nel cavo orale.
E ricorda...per qualsiasi consiglio per quanto riguarda il tuo stile di vita e le abitudini alimentari, lo Studio dentistico Orioli sarà sempre a tua completa disposizione!